Salve
Come diceva il buon Enzo Tortora…..”Dove Eravamo Rimasti….”
Purtroppo le nostre condizioni di salute dopo l’incidente di qualche mese fa sono ben lunghe dall’essere risolte ma a questo punto, anche solo x passare il tempo, tanto valeva dedicarci a quello che sappiamo (o crediamo) fare meglio, degustare & raccontare un buon bicchiere di Rum.
E poi eravamo curiosi di vedere se c’era ancora qualcuno che frequentava queste pagine di tanto in tanto.
In questi mesi di silenzio stampa non sono usciti poi molti Rum in grado di calamitare la nostra morbosa curiosità, ma tra questi i 2 Demerara Albion & Skeldon non potevano non farlo, anche solo per il nome che si portano in dote.
Il Demerara continua ad essere uno dei nostri Rum Preferiti e riteniamo la Distilleria della Guyana Britannica un autentico museo della storia del rum tuttora in attività. Avevamo in programma di andarci in questi mesi ma a quanto pare il destino ha deciso in maniera diversa (o forse ha voluto darci un avvertimento) negli ultimi tempi, eravamo diventati troppo presi da noi stessi ed avevamo perso quel lato sincero & scanzonato del nostro carattere che ci ha sempre identificato. In fondo, per dirla alla Don Juan…. “La presunzione è la nostra più grande nemica. Ciò che ci indebolisce è il sentirci offesi dalle azioni o dalle malefatte dei nostri simili. Essere presuntuosi significa spendere gran parte della propria vita offesi da qualcosa o qualcuno”.
Ma ora torniamo al Rum o meglio ai 2 nuovi Demerara Rum Limited Edition fatti uscire il mese scorso dalla Demerara Distillers Limited. A onor del vero le 2 uscite precedenti (in particolare Enmore e Port Mourant) ci avevano davvero deluso molto quindi questa volta eravamo curiosi di verificare la qualità’ del prodotto (visto anche il prezzo di ogni bottiglia che si attesa attorno ai 250 euro).
Ciancio alle Bande e’ il momento di Degustare e decidiamo di partire da uno dei nostri Demerara preferiti Albion:
Gli unici Albion che abbiamo assaggiato in carriera sono quelli selezionati da Luca Gargano negli anni scorsi e tra 83, 86, 89 davvero non saprei quale scegliere come migliore. Adoro quel loro carattere al tempo stesso intrigante, raffinato, complesso ma dolce (nel senso di gradevole), se dovessi paragonarli ad una bella donna sceglierei senza ombra di dubbio Edwige Fenech, musa ispiratrice dei nostri sogni erotici di ragazzino.
Il Colore di questo Albion 2004 e’ abbastanza in linea con lo tipologia della distilleria che noi abbiamo sempre battezzato “Rosso/Ramato Demerara”. Al Naso e’ gradevole ed in certi momenti si riconosce lo Stile Albion, molto equilibrato, non potente, ma tutto sommato abbastanza ricco. Da prima Banana, Zucchero Caramellato, Menta Nana, Burro di cacao e poi Vernice, Solvente. In un primo momento sembra che con il tempo il Bouquet tende a scomparire invece piano piano emergono nuovi aromi. In Bocca e’ altrettanto gradevole, note fruttate ed erbacee ti riempono il palato, caramella mou, cioccolato bianco, spezie piccanti. Sul Finale ti asciuga un po’ troppo il palato, non ci sono abbastanza note grasse che tendono a compensare il lato tannico/speziato. Inoltre l’evoluzione nel bicchiere e’ alquanto modesta e questo toglie parte del divertimento. Che Dire?? Il Rum tutto sommato e’ gradevole, non un mostro di potenza & gusto, ma almeno questa volta non presenta evidenti difetti. Sicuramente come prima impressione migliore al naso ma con il tempo questa tende a scemare mentre invece sorso dopo sorso (e dopo sorso) al palato migliora leggermente. Tutto sommato si lascia degustare bene ma chiunque abbia avuto il privilegio di assaggiare i vecchi Albion Anni80 non puo’ che rimanere un po’ deluso.
E terminiamo con un nome che e’ diventato uno dei Rum piu’ ricercati (e pagati) dai Rum Runners di mezzo mondo, Skeldon.
Anche qui gli unici Skeldon che ci sia mai capitato di assaggiare in carriera sono i 2 Imbottigliamenti targati Velier. Non li ho mai trovati degli autentici capolavori per via del loro eccessivo invecchiamento che li rendevano piu’ dei Rum da taglio che da imbottigliamento, facendoli diventare una specie di “Rum Concentrato”, ma sulla rarita’ dell’esperienza degustativa non ci sono dubbi. Potenti, Complessi (di una complessità’ tale che ci vogliono almeno 2/3 ore perche’ tutto possa emergere dal bicchiere), Asciutti e Tannici, se li dovessi paragonare ad una Bella Donna in questo caso sceglierei….Brigitte Nielsen (Morbida come un Cactus).
Il Colore di questo Skeldon 2000 e’ ancora di piu’ Rosso Demerara del precedente. Al Naso si sente una bella nota fruttata di Ciliege Rosse e Fragole mature a cui fanno seguito le solite note di Vernice e Solvente. Cuoio, Spezie Piccanti & Dolci si fondono assieme, Noce Moscata, Vaniglia e Cannella. Davvero un gran bel Bouquet, complesso, equilibrato, intenso e gradevole, nessun difetto viene a disturbare, mamma mia che naso. In Bocca ha un una piccola inversione rispetto al bouquet e facciamo fatica a ritrovare molti dei sapori “sniffati” dal bicchiere (peccato). Le Spezie piccanti e le note di solvente sono ben presenti ma tutte le altre fanno maggiore fatica ad emergere. Il Finale e’ ancora piu’ povero della Bocca, solo note speziate rimangono ben presenti, molto meglio l’evoluzione dell’Albion. Che Dire?!? Se fosse solo per il Bouquet questo sarebbe davvero un grande Rum ma purtroppo il palato non si dimostra all’altezza del naso (ancora peccato maneggia). Rimane il piacere di riuscire ad intuire le grandi potenzialita’ dello Skeldon (fantastica quella intensa nota di Frutti Rossi).
PS: Aggiunta dopo 24 ore…. Minkia…. dopo una intera giornata nel bicchiere (coperto) questo Skeldon continua a marcare un bouquet da paura, davvero un peccato, se il sapore fosse stato all’altezza poteva essere un capolovaro.
Purtroppo dopo questo Terzo rilascio targato DDL non siamo rimasti proprio folgorati, sicuramente migliore dei precedenti ma i nomi sontuosi che si portano in dote si sarebbero meritato un prodotto di livello superiore (il Bouquel dello Skeldon lo sarebbe ma purtroppo il palato non e’ stato in grado di mantenere le aspettative suscitate). Non riusciamo davvero a comprendere come, malgrado la grandissima quantita’ di barili presenti nei loro magazzini non riescano a sfornare dei prodotti migliori, forse sarebbe meglio creare edizioni limitate di piu’ piccole (magari Single Cask) puntando davvero tutto sulle botti davvero eccezionali. Inoltre i prezzi richiesti per le bottiglie sono davvero eccessivi secondo noi. Se la DDL cercava con queste 2 uscite di recuperare terreno rispetto ai rilasci precedenti (alcuni davvero pessimi) sinceramente ci sembra che abbia fatto il lavoro solo a meta’.
Almeno possiamo dire che le cose vanno meglio di rilascio in rilascio….. Vedremo alla prox uscita….